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QUANDO E COME RICEVIAMO L’ANIMA IMMORTALE?

In contesti molto diversi come l’aborto, l’eutanasia, la procreazione medicalmente assistita e la ricerca sui nuovi vaccini di tanto in tanto riemerge la domanda lungamente dibattuta: quando inizia la vita umana? Dal tipo di risposta data a questa domanda mai pienamente risolta dipende il comportamento umano in situazioni a volte assai complesse. Raffaele D. (Pescara)

Nella Bibbia l’anima può indicare sia la vita umana che il nucleo più intimo dell’essere umano. L’anima e il corpo nell’uomo sono profondamente uniti e costituiscono un’unica natura, una totalità unificata, termine usato da Giovanni Paolo II nell’esortazione apostolica Familiaris consortio (n. 11).

Questa verità viene messa in questione piuttosto in situazioni limite, quando si tratta di un soggetto vulnerabile, di una vita nascente o morente, oppure di una persona gravemente malata. Quest’ultimo era il caso di Eluana Englaro (1970-2009) la quale ha vissuto per 17 anni in stato vegetativo persistente in seguito a un incidente stradale.

La dignità della vita umana viene attribuita alla natura personale che si radica nella relazione dell’uomo con Dio. Secondo la dottrina cattolica ogni anima umana di natura spirituale e immortale viene creata direttamente da Dio il quale concorre con i genitori nella formazione di un essere umano creando e infondendo l’anima nel corpo. È necessario che sia presente una struttura biologica capace di una vita individuale. Tale capacità è assicurata già dal genoma dello zigote.

L’azione di Dio nella generazione dell’anima umana è diversa sia dalla creazione del mondo dal nulla sia dal suo concorso ordinario con cui rende possibile a tutti gli esseri i dinamismi a loro connaturali. Dio coinvolge l’uomo nel donare una vita nuova che è frutto dell’azione immediata di Dio e dei genitori. Questi ultimi la generano in quanto un essere avente una dimensione corporale, Dio invece la produce come un individuo dotato di un’anima spirituale. Queste verità di fede sono pienamente compatibili con le più moderne ricerche biomediche dandone il senso ultimo che può promuovere un comportamento rispettoso verso ogni vita umana.