UNA STORIA STRAORDINARIA DI FEDE E DI SEGNI PRODIGIOSI
San Gabriele dell’Addolorata (Assisi 1838-Isola del Gran Sasso 1862) è conosciuto universalmente come il santo dei miracoli. Fin dal 1892, anno della gloriosa riesumazione del suo corpo, il giovane studente passionista morto a 24 anni inizia a operare strepitosi segni in favore dei suoi devoti. Da allora si contano a migliaia gli episodi che si possono definire prodigiosi attribuiti all’intervento del santo.
D’altronde, le migliaia di ex voto donati al santuario nel corso di oltre un secolo sono una testimonianza impressionante del legame di fede tra il santo e i suoi devoti. Una fede che ovviamente non si basa sui fatti miracolosi, ma che da questi spesso trae occasione per essere cementata.
Dal 1892 sono stati migliaia gli ex voto arrivati ininterrottamente al santuario. Molti di essi sono conservati in stanze non aperte al pubblico (ma alcuni purtroppo negli anni sono andati perduti). Negli anni Trenta del Novecento il santuario allestì un grande museo degli ex voto. Oggi nel Museo sono raccolti varie centinaia di ex voto, dal 1892 al 2023. Infatti caratteristica del santuario è che ogni settimana arrivano ex voto offerti dai devoti del santo. Per questo una decina di anni fa si è dovuto aprire un altro museo ex voto nel nuovo santuario.
Tra i numerosi ex voto che presentano il racconto del prodigio c’è una costante ricorrente, quella del sogno: in effetti, sono centinaia i graziati che raccontano di aver avuto prima un segno premonitore durante un sogno e poi ottenuto la grazia richiesta. Ma tra questi casi di sogni premonitori ce ne sono diversi davvero inspiegabili: si tratta di persone che sognano il santo, pur senza conoscerne affatto l’esistenza.
Il museo ha l’unica pretesa di raccontare al pellegrino una storia straordinaria di fede e di segni prodigiosi elargiti con abbondanza a un’umanità sofferente. Una storia che inizia alla fine dell’Ottocento, attraversa tutto il Novecento e continua ancora agli inizi del terzo millennio.
In realtà, anche in questa nostra epoca definita postmoderna e postcristiana tali segni non mancano: ogni anno ancora arrivano al santuario decine di ex voto, testimonianza della presenza viva del santo nel cuore della gente e che sicuramente anche all’uomo postmoderno, orfano delle grandi ideologie e delle certezze stabili, pone più di un interrogativo.
Nel museo gli ex voto sono divisi per argomento:
- I pericoli della strada
- I pericoli del lavoro
- I pericoli del mare
- I pericoli della Grande guerra (Gli scampati della Grande Guerra)
- L’attesa esaudita (L’amore coniugale e il figlio desiderato)
- Un cero per ringraziare (sono esposte solo alcune decine delle centinaia di ceri arrivati negli anni)
- Da cuore a cuore (cuori in argento) . Centinaia di quadri con cuori in argento sono conervati nei depositi.
- La vita recuperata (malattie varie)
- Una vittoria, Un trofeo, Un omaggio al santo (Sportivi: coppe, casco, targhe, gagliardetti, magliette, biciclette, etc.). Centinaia di coppe sono conservate nei depositi.
- Iconografia del santo secondo i devoti (decine di quadri di S. Gabriele donati, realizzati con varie tecniche: a olio, a tempera, con i francobolli, con conchiglie, con legumi, all’uncinetto, su tela, in legno, in rame, ecc…)
- Varie: ceramiche, targhe, crocifissi, calici, messali, piatti in ceramica, ecc…
Fanciulli:
Guarigione: Guerra: