Lettere

Lettera 15

All’Ill.mo Sig.re Proñe Col.mo
Il Signor Sante Possenti Spoleto

I.X.P.
Car.mo Padre

Morrovalle, 7 marzo 1858

Son tosto a rispondere alla vostra carissima con dirvi che zio non è andato a fare quaresimale alcuno, che anzi giorni sono venne qui e parlò col P. Maestro di una procura che dovevo fare; ma non si spiegò bene, onde credette il P. Maestro che fosse una cosa che si potesse fare in paese; ma conoscendo ora come stia una tale cosa, posso dirvi il mio sentimento e quello del P. Maestro. Bramerei tosto sapere se sia affatto indispensabile una tale gita in Fermo, o possa farsi altrimenti. Imperocché il P. Maestro, e molto più io, desidereremmo schivare una tale andata; che se la cosa potesse combinarsi per mezzo di un mio scritto firmato dal bollo della religione, ovvero trattarsi presso il Vicario Foraneo di questo luogo, o per qualsiasi altro modo, lo avrei molto a caro; che se poi la cosa fosse affatto indispensabile il mio Padre Maestro non ha alcuna difficoltà a condurmi colà.

Con mio dispiacere ho inteso le due malattie, sia vostra che di Vincenzo, ma spero che, al giungere della presente, sia piaciuto al Signore di concedervi perfetta sanità. Sia fatta sempre la sua ss.ma volontà.

Ringrazio il Signore che ha disposto la vostra giubilazione [Sante Possenti, dopo circa quarant’anni di onorato servizio allo Stato Pontificio, ormai anziano e segnato da problemi di vista e di udito, era andato in pensione e il Santo, altrove, gli consiglia che domandi ai figli di leggergli qualcosa].

Meno intrighi vi sono, e più si può attendere all’ultimo unico fine, dove, dopo la breve fatica di pochi giorni, aspettiamo da un Signore onnipotente e liberale l’eterna giubilazione e pace. Maria SS.ma sia la nostra avvocata ed interceditrice per tutti noi di una tanta grazia.

Non mancherò di raccomandare sia voi che tutti di casa, vivi e defunti, al Signore ed a Maria addolorata nelle mie deboli orazioni. Così fate tutti per me. Io mi trovo benissimo.

Salutatemi tutti, e chiedendovi la santa benedizione mi dico

vostro aff.mo figlio
Conf. Gabriele di Maria SS.ma Addolorata