TUTTO IL PAESE SI È MOBILITATO, SOTTO LA GUIDA DEL COMMISSARIO VESCOVILE DON CARLO CANDIDO, PER ACCOGLIERE L’URNA DEL SANTO, FIGURA AMATA PER IL SUO SORRISO E LA SUA STRAORDINARIA CAPACITÀ DI TRASMETTERE GIOIA ANCHE NEI MOMENTI PIÙ DIFFICILI, COME QUELLO CHE CASAMICCIOLA HA VISSUTO E VIVE.
L’urna del giorno dopo è lo spazio vuoto che ha lasciato sull’altare, quello creato apposta e che con la partenza di san Gabriele non è mai più stato occupato. Dove l’urna di san Gabriele era stata adagiata, all’indomani è diventato un simbolo di qualcosa di più profondo, quasi sacro.
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