Maria Pina Carlomagno, di Lauria (PZ), lo scorso 8 luglio ha partecipato alla festa del pellegrino e ha lasciato un ex voto con il racconto di un episodio singolare avvenuto qualche anno fa. “Era il 24 agosto 2015, mio figlio non era stato bene, io ero un po’ depressa, stavo male psicologicamente, trovavo rifugio solo nella preghiera alla Madonna, la mia migliore amica. Io avevo attraversato un’adolescenza difficile, per questo l’ho sempre pregata per i giovani, perché non incontrassero le difficoltà che avevo avuto io. Poi mi sono sposata, ho avuto i miei figli e quella notte di agosto io come al solito pregavo la Madonna, ero disperata e piangevo, chiesi a lei di vegliare sui miei figli e su tutti i giovani del mondo.
Durante quella notte sognai che io, mio figlio e la sua fidanzata eravamo usciti, ma io mi ero persa, il telefonino si era scaricato. Davanti a me vedevo solo delle strutture di cemento bianco, dopo tanti giri mi ritrovai davanti a una chiesa, la guardai nei minimi particolari, volevo capire dove mi trovavo. Ad un certo punto una voce mi disse: “Sei davanti alla chiesa di san Gabriele”. Mi svegliai con la sensazione di non conoscere il santo, feci una ricerca su internet e mi uscì il nome di san Gabriele dell’Addolorata protettore dei giovani. Arrivò mio figlio e mi trovò emozionata, gli chiesi di verificare se in qualche parte del mondo c’era una chiesa dedicata a san Gabriele. Mi passò il suo cellulare e io vidi l’immagine identica a quella che avevo sognato, rimasi sconvolta per un mese intero. Approfondii poi la sua storia. Ho scoperto che non solo in Italia, ma in varie parti del mondo vi sono persone che portano il suo nome. Poi andai dal mio parroco. Anche lui rimase sorpreso e mi disse di raccontare questa storia bellissima.
Da allora ho iniziato a organizzare vari pellegrinaggi al santuario abruzzese per farlo conoscere. Ho anche donato una statua alla mia parrocchia perché altri imparino a conoscerlo e amarlo. Ho infine creato un gruppo di preghiera ‘Amici di San Gabriele’ che si raduna mensilmente per la preghiera. Indubbiamente san Gabriele ci ha restituito la serenità perduta, la voglia di vivere e la salute. Spero solo che la mia fede continui a rafforzarsi”.