Acquasantiere artistiche

Il 25 aprile scorso sono state inaugurate le due acquasantiere realizzate nel nuovo santuario da Mimmo Paladino, uno dei maggiori artisti contemporanei. La benedizione è stata fatta dal vescovo di Teramo-Atri Michele Seccia. Le due acquasantiere e le due grandi pareti che fanno da sfondo sono state realizzate in ceramica dalla Bottega Gatti di Faenza (Ra). La prima acquasantiera e la parete scura che fa da sfondo, intitolata Lux vitae, luce della vita, sono dedicate all’istituto dei passionisti, di cui san Gabriele è il santo più conosciuto nel mondo. L’altra acquasantiera e la parete blu che fa da sfondo, intitolata Gabriele, sono dedicate al giovane santo che proprio nell’istituto dei passionisti ha trovato la sua ragione di vita e la via alla santità. Le due opere che arricchiscono il nuovo santuario sono state donate dall’Associazione San Gabriele di Philadelphia (Usa) e da alcuni devoti del santo di Australia, Usa e Italia.

ACQUASANTIERA “PASSIONE DI CRISTO LUX VITAE”

Opera in ceramica di MIMMO PALADINO (Paduli, BN) (2014)
Realizzazione: BOTTEGA GATTI (Faenza, RA)

Acquasantiera. Propone il segno passionista e i segni tipici che richiamano la Passione: la croce, la testa reclinata del Cristo che si immola per l’umanità, la corona di spine, la mano insanguinata, il calice del sangue sparso per tutti.

Parete “LUX VITAE”: il colore nero richiama l’istituto dei Passionisti, il cui abito è nero a perpetua memoria del sacrificio della croce. Il calice, la stella, i chiodi sparsi come fiori contorti ricordano che qualcuno ha sofferto liberamente per noi ed è diventato “Lux vitae” (Luce della vita), amore donato fino in fondo, calice amaro di una sofferenza che è diventata ragione di speranza.
Solo Cristo che beve il calice amaro della Passione può brillare come stella, come luce della vita.

ACQUASANTIERA “SAN GABRIELE FIGLIO DELLA PASSIONE”

Opera in ceramica di MIMMO PALADINO (Paduli, BN) (2014)
Realizzazione: BOTTEGA GATTI (Faenza, RA)

Acquasantiera. Propone il segno passionista e la palma (vittoria del Cristo), il pesce (antico simbolo dei cristiani), il pane e una coppa (richiamo all’Eucarestia), la croce e la scala (richiamo alla Passione).

Parete “GABRIELE”: il colore blu indica che ora San Gabriele brilla nel firmamento (cielo stellato) perché non ha esitato a condividere la Passione di Cristo. Gabriele, da vero figlio della Passione, ha donato la sua giovinezza al Signore che ha sfogliato la sua vita come pagine al vento. Le lettere della parola Gabriele sparse qua e là invitano a scoprire il “nostro Gabriele”. I pani e le coppe simboleggiano il dono che il Signore gli ha fatto dei numerosi prodigi elargiti con abbondanza a un’umanità sofferente.

Vincenzo Fabri, “Nuove Acquasantiere”,
L’Eco San Gabriele, Giugno 2015, p. 78

 

22 Gennaio 2025