[Questa lettera è forse parte integrante della lettera precedente]
All’Ill.mo Sig.re Proñe Col.mo
Il Sig.re Avv. Sante Possenti
Assessore Legale in Spoleto
[Carissimo Padre] come sta all’Eremita di Cesi [non è una persona, ma il nome di un convento nei pressi di Terni], al quale dichiarai la mia vocazione, e scrivetegli che, benché conosca che anche per le sue preghiere il Signore si sia mosso a compassione di me, pur nondimeno non tralasci di raccomandarmi anche adesso che ne ho estremo bisogno.
Raccomandatemi e fatemi raccomandare continuamente al Signore, massime nei sacrifici della messa, nelle comunioni, ché io non mi scorderò mai di voi e di chi continuamente e particolarmente mi raccomanda al Signore.
Quando scrivete a Michele ditegli che torni più volte dal P. Tedeschini, ché oltre che ne potrà ricavare per sé, farà ancora per me cosa gradita. Me lo saluti di vero cuore; che non si scordi di me, come io non mi scorderò mai di lui.
Ricevete i saluti dell’ottimo mio P. Maestro e Vice Maestro. I miei compagni stanno bene. L’eterno divino Spirito in questi giorni scenda sopra di voi e dei fratelli, vi porti quello spirito di verità, spirito di consolazione, spirito di pace, caparra dell’eterna salute, e quella Madre santissima, pietosissima, tutta bontà e compassione verso le nostre miserie, vi rimeriti ed abbondantemente vi ripaghi quella tutta particolare cura e sollecitudine che avete avuto per la nostra salute ed educazione, e speriamo tutti un giorno vederci ricoperti dal manto di una sì amorosa Madre; confidiamo in Lei e siamo sicuri.
Chiudo la presente pregandovi della paterna benedizione e baciandovi la mano, mi ripeto con tutto l’affetto
vostro aff.mo figlio
Confratel Gabriele di Maria Addolorata