Miracoli

miracoli – L'ECO di San Gabriele Rivista del Santuario di San Gabriele

  • “Va bene, ci penso io”
    by Vincenzo Fabri on 1 Ottobre 2024 at 8:22

    Mi chiamo Francesco Marino, vivo a Caprara (PE). La mia storia risale a qualche anno fa. Era la notte del 23 giugno 1971, avevo 4 anni e dormivo in camera dei miei genitori, mi svegliai di colpo e vidi un frate, immerso in una luce che lo avvolgeva dai capelli fino a fine mantello. Io mi impaurii e rimasi rigido, ma lui subito mi rassicurò dicendomi di non dover temere. “Come ti chiami, Francesco?”, mi chiese. Io gli dissi di sì e mentre mi sentivo felice e rassicurato dal suo viso sorridente, mi disse: “Anch’io mi chiamo Francesco” e aggiunse: “Domani ti succederà una disgrazia, tu cosa desideri, vivere o morire?”. “Voglio vivere!”, gli risposi subito. “Va bene, ci penso io”, mi rispose, e poi scomparve. Quella notte non ripresi più sonno. Attesi il risveglio dei miei genitori e di nonna e raccontai loro quanto accaduto. Tutti risero un po’ e mi dissero che si trattava solo di un sogno, ma io insistevo, era venuto davvero quel frate bello vestito di nero, con uno stemma sul lato della tunica. Ci pensai per tutto il giorno, almeno per quanto mi ricordi. Ogni tanto salivo sopra, per vedere se appariva di nuovo, ma niente. Quel giorno andai con mamma a fare la spesa e il negoziante mi regalò una penna e un piccolo blocchetto, io ero contento fino alla luna. Poi, tornando a casa, mi staccai da mia mamma, contento del regalo ricevuto e con una grande voglia di mostrarlo a mia nonna. Ma nella corsa verso casa incontrai una signora che stava uscendo con una pentola di acqua bollente, le andai contro e l’acqua bollente mi cadde addosso. Scivolai per circa 5 metri sulla breccia che mi entrò in tutto il corpo. Mia mamma corse subito gridando, mentre un altro signore …

  • “Mi sento davvero un miracolato”
    by Vincenzo Fabri on 30 Giugno 2024 at 20:57

    Sono Gabriele Sabatini, nato ad Avezzano (AQ) il 27 febbraio 2017. Vivo a Magliano dei Marsi, vicino Avezzano (AQ); con la mia famiglia ci siamo spesso recati al santuario di san Gabriele perché siamo suoi devoti da sempre, non per nulla mi chiamo Gabriele! Il 27 febbraio 2024 ero in auto con mio padre, lungo la superstrada del Liri (Sora-Avezzano), di ritorno da una visita ai miei nonni. All’altezza dello svincolo di Capistrello siamo stati violentemente tamponati da un furgoncino. Il vetro posteriore della nostra autovettura è esploso, l’auto ha fatto una serie infinita di testacoda, andando a sbattere da un guardrail all’altro. Mio padre è stato bravissimo nel riuscire a non far ribaltare l’autovettura. Questa superstrada è molto trafficata, sono numerosi i tir che la percorrono quotidianamente. Ma in quel preciso istante i camion e le autovetture che venivano in senso contrario si sono fermati all’improvviso. Io sono convinto che san Gabriele ci ha voluto davvero proteggere, è stato come se avesse voluto fermare il traffico. Questa superstrada è tristemente famosa come “la strada della morte”, è sempre stata teatro di molti incidenti, spesso anche mortali. I soccorsi sono arrivati immediatamente, siamo stati subito portati al pronto soccorso di Avezzano. Nonostante l’auto distrutta e papà con qualche trauma, io sono uscito illeso. Mi sento davvero un miracolato. Voglio ringraziare di cuore san Gabriele che con la sua intercessione, proprio nel giorno della sua festa, ha evitato una tragedia alla mia famiglia.…

  • “NON CHIAMARLA ALESSANDRA, CHIAMALA STELLA”
    by Vincenzo Fabri on 30 Maggio 2024 at 19:39

    Sono Lucia nata a Mede (PV), dove sono vissuta fino a 25 anni insieme a mia sorella; nel 2004 ci siamo trasferite a Giulianova (TE), dove era nato mio padre. Siamo entrambe infermiere. Questa è la mia testimonianza. Era la sera del 9 aprile 1983, con mio padre ritornai a casa, dopo essere stata in ospedale dove mia mamma stava per partorire mia sorella. Io avevo appena 6 anni. Con mia mamma avevamo deciso, nei mesi precedenti, due nomi; il secondo, Alessandra, lo scelsi io. Ma quella notte mi venne in sogno un giovane, dal volto adolescente, vestito di nero e avvolto da una luce tenue, che mi disse: “Non chiamarla Alessandra, chiamala Stella”. Ricordo che lo guardai stupita e la mattina seguente mi svegliai in uno stato di pianto costante. Mio padre, non riuscendo a rincuorarmi, decise di portarmi in ospedale per soddisfare la mia richiesta di cambiare nome alla mia sorellina. Io ebbi pace solo quando venne l’infermiera con un grande libro dove si apponevano i nomi dei bimbi nati e quando mi confermò che aveva scritto Stella. Alcuni anni dopo con la mia famiglia ci recammo al santuario di San Gabriele e riconobbi il giovane apparso in sogno: era san Gabriele. Capii che mia sorella era protetta da lui, visto che il suo nome lo aveva scelto lui. Ma la cosa più singolare fu che avendo avuto un figlio sette anni fa, mia sorella lo chiamò Gabriel e io rimasi stupita da questa coincidenza, ma non le dissi nulla. Solo tre anni fa le svelai il mio sogno. Mio nipote ebbe poi un grave problema di salute e solo dopo il suo miglioramento riparlammo di questo evento. Ogni anno ci rechiamo al santuario per il legame che ci lega al santo e quel sogno è sempre vivo …

  • Protetto durante il ricovero
    by Vincenzo Fabri on 1 Maggio 2024 at 8:16

    Sono Gino, di Pineto (TE), ho 80 anni. Nel gennaio 2022 venni ricoverato all’ospedale di Atri a causa di forti dolori addominali, iniziati qualche settimana prima. Io mi affidai a san Gabriele fin dall’inizio del mio ricovero. Una notte il santo mi apparve in sogno, mi disse alcune parole di conforto, poi sparì. Tuttavia la mia degenza continuò perché i valori del sangue non erano buoni. Dopo tre mesi di ospedale, finalmente tornai a casa guarito. Ero entrato in ospedale per essere operato di colecisti, ma qualcosa non funzionò durante l’intervento chirurgico e rischiai anche la vita. Ma alla fine riuscii a guarire. Tornato a casa, andai subito al santuario a pregare e ringraziare il caro santo per avermi protetto e restituito sano e salvo alla mia famiglia.…

  • protetti da san Gabriele
    by Vincenzo Fabri on 1 Aprile 2024 at 20:20

    Nel marzo 2022 sembrava che il piccolo Emanuele, di Cassino (FR), fosse nato senza vita. Noi genitori, disperati, abbiamo con forza pregato san Gabriele, di cui siamo devoti da alcuni anni. E mentre ero a occhi chiusi, ho “visto” l’immagine del santo che mi sorrideva. Poco dopo i medici, che nel frattempo si erano attivati per rianimarlo, ci hanno detto che il cuore di Emanuele, inspiegabilmente, aveva ripreso a battere. Da allora è stato sempre bene, ha fatto solo alcuni controlli. Al santo, allora, abbiamo donato la sua tutina e il suo ciuccio come ex voto. Non finiremo mai di ringraziarlo. La mamma di Emanuele…

  • “Non ci ha abbandonato quando la disperazione ci stava travolgendo”
    by Vincenzo Fabri on 1 Marzo 2024 at 8:02

    I genitori di Nicolò, nel giorno del suo battesimo al santuario, lo scorso maggio 2023, hanno voluto lasciare un messaggio pieno d’amore per il loro bambino. “Oggi è un giorno importante perché con il battesimo la luce di Cristo inizia a illuminare la tua vita e noi ti aiuteremo a percorrere questa luce nel tuo cammino. A volte non capiremo le tue scelte, a volte cercheremo di farti cambiare idea, o forse decidere di lasciarti cadere. A volte ti aiuteremo a seguire i tuoi sogni, altre non saremo d’accordo con te, ma non ci sarà mai una volta che non saremo dalla tua parte perché tu sei parte di noi, forse la migliore. Ti guideremo lungo il tuo cammino, crescerai e non ti sarà facile, ma ricorda sempre che da oggi con il battesimo c’è una persona in più che ti aiuterà e lui non ti abbandonerà mai. Il tuo percorso di fede inizia oggi, mamma e papà ti augurano di vivere sempre nell’amore, di essere amore per gli altri, perché tu sei nato dall’amore senza limiti. Non disperare mai, ti affidiamo oggi a san Gabriele, qui dove lui ci ha accolto e non ci ha abbandonato quando la disperazione ci stava travolgendo. Grazie a tutta la comunità del santuario che ha pregato con noi. Auguri, piccolo nostro, anche da chi oggi ci guarda da lassù e gioisce con noi”. La mamma e il papà di Nicolò…

  • Quel pezzo di ottone
    by Vincenzo Fabri on 1 Febbraio 2024 at 10:06

    La mia storia risale ad alcuni anni fa. Negli anni Settanta prestavo servizi come ferroviere presso il tronco di Nola (NA). Un giorno mi trovavo sulla linea ferroviaria Cancello-Sarno, in provincia di Salerno. Guardando sul lato sinistro della ferrovia, mi trovai davanti a un cumulo di calcinacci (derivanti dalla demolizione di un rudere) e vidi tra questi un pezzo di lastra in ottone di forma ovale. In rilievo vi era impressa la figura di san Gabriele dell’Addolorata. La portai a casa e in seguito realizzai un quadro che oggi, 12 luglio 2023, dono al santuario. Sono molto devoto del santo, ricordo che nel 1994 ebbi un infortunio sul lavoro, ma non riportai gravi conseguenze. Sicuramente il santo mi avrà protetto. Antonio, Roccapiemonte (SA)…

  • Caduta senza conseguenze
    by Vincenzo Fabri on 30 Novembre 2023 at 20:36

    Alessandro Colasante, un giovane che oggi vive e lavora in Irlanda, ha inviato una testimonianza su un fatto prodigioso accaduto qualche anno fa. Avevo circa 6-7 anni, vivevo a Montebello di Bertona (PE), un giorno caddi accidentalmente da un balcone al primo piano. All´epoca i miei genitori stavano ultimando i lavori di casa e un lato del balcone era ancora sprovvisto di ringhiera. Io stavo giocando e correvo, a un tratto mi appoggiai al balcone, ma, non essendoci protezione, e precipitai sotto per alcuni metri. Mi ricordo di aver aperto gli occhi ed essermi ritrovato in piedi al piano terra senza nessun graffio. Stranamente non sentii la sensazione di vuoto tipica di una caduta, né tantomeno il dolore alle gambe associato ad un impatto al suolo. Ricordo bene che portavo sempre con me una spilletta di san Gabriele sulla mia maglietta e sicuramente è stato lui a proteggermi. Da quel giorno, in seguito a quel fatto che ritengo prodigioso, noi due ci siamo conosciuti meglio e da allora vengo a trovarlo ogni volta che posso. Ho la sua immagine con me anche in Irlanda dove vivo attualmente.…

  • Eccomi, arrivo io a salvarvi
    by Vincenzo Fabri on 1 Novembre 2023 at 21:38

    Sono Nicola Zappavigna e abito a Torino. Voglio che tutti conoscano la mia incredibile storia. Nel giugno 2022 ebbi un infortunio sul lavoro, ero caduto senza riportare apparentemente traumi. Dopo alcuni giorni iniziai a sentirmi male e sulla mia gamba apparve una piccola pallina che sembrava una ciste. Di lì a poco iniziò il mio calvario, febbre altissima, convulsioni, dolori vari. Stavo sempre peggio, iniziai a girare tra medici e ospedali, ma ricevevo sempre pareri discordanti. Nessuno riusciva a capire il motivo della mia malattia. Arrivammo a fine luglio, quando ormai i medici erano pronti ad amputarmi la gamba. Dissero a mia moglie e a mio figlio che avrei perso la gamba e, probabilmente, anche la vita, senza sapere nemmeno perché! Ero spacciato, le mie condizioni erano veramente critiche. Ero disteso sul letto, pronto al tragico destino che mi attendeva. Mia moglie Laura era disperata e proprio mentre si preparava al peggio, come per miracolo, arrivò Lui. Laura stava aprendo il portafoglio per prendere un euro per acquistare una bottiglietta d’acqua. Nell’aprirlo, cadde a terra una piccola immaginetta di san Gabriele, presa casualmente al santuario qualche anno prima, dove eravamo andati insieme ad alcuni amici di Teramo. Mai ci saremmo aspettati che questo giovane santo, a noi sconosciuto, potesse intervenire per salvarmi. Nel raccogliere la piccola immagine mia mogli rimase allibita, non si ricordava neanche della sua presenza e la cosa strana è che l’immaginetta non sarebbe dovuta cadere per come era posizionata tra altri documenti. Era come se il santo volesse dirci: “Eccomi, arrivo io a salvarvi!”. Mia moglie, dopo averla raccolta, la pose sulla mia gamba, ormai in cancrena, e iniziammo a pregare. Era l’unica e l’ultima cosa che potevamo fare. E le nostre preghiere furono ascoltate, il miracolo arrivò, senza sapere come e perché. L’infezione regredì subito, …

12 Settembre 2024